12 aprile 1961. Una delle più grandi avventure dell’uomo. Il primo vittorioso episodio della corsa per la conquista dello spazio. Il pioniere dello spazio Jurij Gagarin contemplò la Terra dallo spazio. Fu il primo uomo a compiere un’impresa simile. Il Corriere della Sera di giovedì 13 aprile 1961 riporta la notizia a tutta pagina con il titolo: «’Yuri Gagarin é tornato sulla Terra dopo aver visto ciò che nessuno ha mai visto’. ‘Anche quando ho perduto il peso, tutto é avvenuto come da noi sulla Terra’. […] L’uomo che ha volato solo nel cosmo é un maggiore dell’aviazione sovietica, figlio di un falegname, ha 27 anni, é sposato, ha due figlie – Il volo é cominciato alle 9,07 di ieri mattina (ora di Mosca) ed é terminato balle 10,55 – L’astronauta ha potuto comunicare con la base – Il meraviglio racconto: ‘Ho visto con i miei occhi che la Terra é rotonda e di colore azzurro, mentre il cielo é scuro’». Nell’articolo di Panfilo Gentile dedicato all’impresa “Scienza e politica” possiamo leggere: «Fatti questi doverosi riconoscimenti, ignoriamo tuttavia se questa memorabile impresa potrà poi avere nei suoi sviluppi qualche utilità per l’umanità o se dovrà restare, almeno per molto tempo, nel rango di una impresa, sia pure spettacolare, di bravura sportiva, fine a se stessa. È assai verosimile, purtroppo, che Kruscev cercherà di utilizzarla in termini di propaganda».
Corriere della Sera di giovedì 13 aprile 1961
«È nostro compito dare la cronaca di questa giornata straordinaria, una cronaca che sarà per forza tutta intessuta da comunicati, bollettini e dichiarazioni ufficiali e che seguirà, passo per passo, le sue successive trasmissioni delle radio e della televisione sovietiche, che sono state il legame tra il pubblico immenso e l’uomo che, da solo, compiva questa straordinaria impresa»
Arrigo Levi
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