17 maggio 1972. «Il commissario capo di Pubblica Sicurezza dottor Luigi Calabresi, trentaquattro anni, sposato, padre di due maschietti, è stato assassinato alle 9.15 di ieri. Un giovane tra i trenta e i trentacinque anni gli ha sparato alle spalle, da distanza ravvicinata, tre colpi con una pistola a tamburo calibro 38. Alla ricerca dell’omicida e di tutti i suoi eventuali complici e mandanti sono ora interessate tutte le polizie d’Europa» (Arnaldo Giuliani). Dopo un iter processuale particolarmente travagliato solo nel 1997 si giunse a una sentenza in Corte di cassazione che condusse ad arresti e condanne definitive: questa individuò Ovidio Bompressi e Leonardo Marino come esecutori materiali del delitto e Giorgio Pietrostefani e Adriano Sofri come mandanti sovversivi anti democratici tutti membri e dirigenti di Lotta Continua. Il Corriere della Sera di giovedì 18 maggio 1972 titola: «Le polizie di tutta Europa ricercano gli assassini del commissario Calabresi». Nell’articolo di fondo “Il contagio della violenza” a cura di Indro Montanelli possiamo leggere: «Ci dispiace di non appartenere a quella categoria d’illuminati che, di fronte al cadavere di un assassinato non aspettano nemmeno che si raffreddi per sapere chi lo ha ucciso e perché: il nostro compito di commentatori ne sarebbe molto agevolato. Purtroppo, per esprimere un giudizio, noi abbiamo bisogno di qualche certezza. E di certezze, per il momento, ce n’è una sol: che da oggi la delinquenza, invece di sfuggire la polizia, la cerca, la sfida, le tende agguati, le dà battaglia aperta nel pieno centro della città».
Corriere della Sera di giovedì 18 maggio 1972
«Il delitto è avvenuto in una sequenza velocissima sotto gli occhi terrorizzati di numerosissimi cittadini. Colpito a morte – un proiettile lo ha raggiunto alla nuca – il funzionario si è abbattuto in ginocchio accanto alla “500” blu (intestata alla moglie) sulla quale stava per salire, diretto in questura. Il mazzo di chiavi dell’utilitaria gli è sfuggito di mano ed è rotolato sotto la vettura»
Indro Montanelli
📝 Sentitevi liberi di interagire con i vostri commenti, proposte o considerazioni. Non mancate di scrivermi se conservate anche voi questo giornale o altri importanti quotidiani storici.
👉🏻 Seguimi sulla mia pagina Instagram@paginedistoriaper ritrovare questo e molti altri eventi storici e sportivi da rivivere nelle prime pagine dei giornali.
⇒ 26 maggio 1955. Alberto Ascari, uno dei più grandi piloti italiani del Novecento nonché simbolo dell’automobilismo, vivo per miracolo dopo un volo in mare al Gran Premio di Montecarlo con la sua Lancia D50, Read more…
⇒ 24 maggio 1915. Per l’Italia cominciava la tragedia della Grande guerra che costò 650 mila morti ma che fu celebrata dalla famosa “Canzone del Piave” che esaltava il coraggio e il sacrificio di tanti Read more…
⇒ 23 maggio 1953. Alle ore 19:25, un violentissimo nubifragio, verosimilmente una tromba d’aria, fece spezzare e precipitare ben 47 metri della guglia della Mole Antonelliana nel piccolo giardino sottostante della sede RAI. La guglia, Read more…