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5 marzo 1962. Il destino in agguato alla curva di Cervara sulla statale 209 della Valnerina presso Terni, rapì Libero Liberati, campione del Mondo “500” 1957, fra i corridori più grandi e amati di tutti i tempi. Una giornataccia, sin dal mattino con forte vento e pioggia battente, ma ritenuta “ideale” da Liberati per allenarsi sulle sue strade con il Gilera Saturno “mezzo litro” in vista della prima gara internazionale di velocità del 19 marzo all’autodromo di Modena. (Fonte Gazzetta dello Sport). Sulla Gazzetta dello Sport di martedì 6 marzo 1962 in un piccolo ritaglio a centro pagina la notizia della morte dell’ex campione mondiale assoluto. Dal trafiletto in prima pagina si legge: «Libero Liberati è perito tragicamente in un incidente stradale, mentre stava allenandosi, con una “Saturno”, lungo la strada provinciale Valnerina. L’incidente è avvenuto verso le ore 14, a pochi chilometri da Terni, nei pressi della centrale elettrica di Galleto. Liberati, dopo circa un’ora di allenamento, stava ritornando in città, ad andatura moderata; giunto nella curva, evidentemente a causa del fondo bagnato, la macchina è slittata e lo sfortunato campione è andato a cozzare la roccia. Subito condotto all’ospedale, spirava qualche minuto dopo, in seguito alle gravi ferite riportate».
La Gazzetta dello Sport di martedì 06 marzo 1962
«Liberati ha avuto una ascesa lunga e faticosa; ma quando è salito al livello dei più forti guidatori, ha raggiunto cime davvero eccelse»
Redazione Gazzetta dello Sport
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