Le magie di Tomba, Vialli e Del Piero
La seconda gara della Coppa del Mondo di Sci Alpino 1994-95 è lo slalom speciale, che va in scena il giorno dopo il gigante sempre dal ghiacciaio francese di Tignes, il 4 dicembre 1994. Dopo la rimonta clamorosa del giorno prima che lo porta quarto sul traguardo dopo l’avvio in ventunesima posizione, Alberto Tomba, numero uno del ranking e sorteggiato con il pettorale numero 3, disputa una manche buona ma non strepitosa chiudendo comunque in testa. Questa la prima vittoria che portò l’Alberto nazionale a vincere la sua prima e unica sfera di cristallo. Nella stessa giornata si compie una delle magie fra le più belle della Serie A, quella che segna il passaggio di consegne fra Roberto Baggio e Pinturicchio. Una perla che lascia un messaggio forte e chiaro sulle ambizioni della Juventus guidata da Marcello Lippi. Una rimonta storica quella consumata allo stadio Delle Alpi di Torino. Sotto di due reti fino al 73’, in pochi minuti la caparbietà del bomber bianconero Gianluca Vialli la riprende e comincia a credere nell’impresa: c’è tutto il tempo a disposizione ma soprattutto c’è un ragazzino con il numero 10 sulle spalle che non vede l’ora di scrivere la storia con un gesto tecnico che manda in visibilio il popolo del calcio. Il capolavoro assoluto di Alessandro Del Piero. Un destro al volo che scavalca il giovane Francesco Toldo e porterà la Juventus a chiudere la stagione con la conquista del suo 23esimo scudetto. Il direttore Candido Cannavò non manca nel suo articolo di fondo di elogiare e comparare gli artefici di queste due imprese sportive. «L’accostamento sarà arduo e forse improprio, ma io trovo valori morali forse anche più marcati nel Vialli rifiorito di questa stagione. Alberto ha avuto flessioni temporanee e ha subito mugugni e magari qualche cattiveria. Il Gianluca juventino, famoso come Tomba da giovanissimo, ha visto falciato il fiore della sua maturità» […] «Ieri ha dissotterrato la Juve, creando le basi per quel trionfo baciato poi dalla magia “maradoniana” di Del Piero. Tomba, Vialli: stessa tempra. E il gesto incantevole di un ragazzo addolcisce l’urlo dei due nostri carissimi draghi».
«L’accostamento sarà arduo e forse improprio, ma io trovo valori morali forse anche più marcati nel Vialli rifiorito di questa stagione. Alberto ha avuto flessioni temporanee e ha subito mugugni e magari qualche cattiveria. Il Gianluca juventino, famoso come Tomba da giovanissimo, ha visto falciato il fiore della sua maturità» […] «Ieri ha dissotterrato la Juve, creando le basi per quel trionfo baciato poi dalla magia “maradoniana” di Del Piero. Tomba, Vialli: stessa tempra. E il gesto incantevole di un ragazzo addolcisce l’urlo dei due nostri carissimi draghi»
Candido Cannavò – Gazzetta dello Sport lunedì 5 dicembre 1994
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