La ripresa spaziale degli Stati Uniti

 
4 febbraio 1958. In risposta al lancio del satellite Sputnik 1 da parte dell’Unione Sovietica avvenuto il 4 ottobre 1957, e dello Sputnik 2  in orbita il 3 novembre 1957, gli Stati Uniti, colti del tutto impreparati dall’evento, decisero di rilanciare il programma Explorer e il progetto Vanguard. La ripresa americana portò i suoi frutti prima con la messa in orbita prima dell’Explorer 1 (31 gennaio) e in seguito (dopo alcuni fallimenti) il 17 marzo 1958 del Vanguard 1, primo satellite ad utilizzare l’energia solare per alimentare i propri strumenti. Ugo Stille nel suo articolo in prima pagina Corriere della Sera di martedì 4 febbraio 1958 scrisse: «Sulla scia del successo della prima “luna americana” Washington sta operando quello che si può definire il grande “rilancio spaziale” dell’America, sia sul piano militare, sia su quello diplomatico. Sul primo settore il Pentagono ha dato istruzioni al poligono missilistico di Capo Canaveral di mettere in moto uno dei programmi più intensi di lanci che finora si ricordino. Nel corso di questa settimana sono progettati, infatti, i lanci di altri due satelliti artificiali (uno della Marina e uno dell’Esercito) e un nuovo esperimento a lunga gittata del missile balistico intercontinentale “Atlas” […] Il satellite della Marina, che potrebbe venire proiettato nello spazio nelle prossime 24 ore, è il finora sfortunato “Vanguard” che fallì nei suoi due primi tentativi. Esso è già issato nella pedana di lancio di cape Canaveral ed attende che migliorino le condizioni atmosferiche. Il satellite dell’Esercito, che potrebbe venire lanciato verso la fine della settimana, è un gemello dell’“Explorer” che attualmente ruota attorno alla Terra e viene già definito come l’“Esploratore numero due” […] Se questo è il programma immediato, quello a lunga scadenza si rivela anche più spettacolare ed ambizioso. Ieri uno dei membri influenti della commissione parlamentare per gli affari militari, il senatore Henry Jackson, ha dichiarato, nel corso di una conferenza stampa televisiva, che il progetto di inviare un razzo nella Luna è in uno stadio assai più avanzato di quanto generalmente si creda».

Corriere della Sera di martedì 04 febbraio 1958


«Adesso che gli Stati Uniti hanno infranto il monopolio spaziale detenuto dai russi, si pone con maggiore urgenza il problema di un accordo internazionale di controllo e disarmo per gli spazi extra-atmosferici»

Ugo Stille


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