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17 aprile 1922. Il secondo Trattato di Rapallo fu un accordo internazionale concluso nella cittadina ligure tra la Germania e la RSFS Russa in base al quale entrambe le potenze rinunciarono a tutte le rivendicazioni territoriali e finanziarie l’una contro l’altra ed aprirono amichevoli relazioni diplomatiche. Per l’URSS significò la fine della politica di isolamento dall’Europa occidentale, mentre la Germania poté avviare il proprio riarmo clandestino con la collaborazione dell’URSS, che a sua volta si avvalse della più avanzata tecnologia tedesca. Il Corriere della Sera di martedì 18 aprile 1922 titola a tutta pagina: «Un colpo di scena alla Conferenza di Genova». Nell’articolo dedicato “Il significato dell’accordo Wirth-Cicerin e le giustificazioni speciose dei tedeschi” a cura di Filippo Sacchi possiamo leggere: « …benché non siano state prese decisioni di nessun genere, si delineò subito fra gli Alleati un atteggiamento concorde che si può definire come segue: deplorazione unanime della mossa tedesca; ferma volontà di neutralizzare le ripercussioni pericolose per l’andamento della Conferenza che ne potrebbero derivare; propositi concordi di fermezza e nello stesso tempo di calma».
Corriere della Sera di martedì 18 aprile 1922
«La bomba del trattato separato fra la Russia e la Germania è scoppiata all’improvviso questa mattina. Nessuno ne sapeva nulla malgrado fosse ben conosciuta la molto amichevole cordialità di rapporti che da tempo russi e tedeschi stavano allacciando fra loro. La Pasqua della Conferenza era passata in una tranquillità che pareva assoluta, resa anche più grigia e monotona da una violenta pioggia»
Filippo Sacchi
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