Davide Astori
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4 marzo 2018. Il difensore azzurro, nonché capitano della Fiorentina, Davide Astori viene rinvenuto senza vita nell’albergo “Là di Moret” di Udine che ospitava la squadra viola prima della partita di campionato contro l’Udinese. Secondo i risultati dell’autopsia, il decesso avvenne per morte cardiaca improvvisa seguita a fibrillazione ventricolare dovuta a una cardiomiopatia aritmogena silente. Numerosi furono i messaggi di cordoglio e ampio fu l’abbraccio di Firenze durante la celebrazione del suo funerale in Santa Croce. Ancor oggi il suo ricordo suscita forti emozioni. Sulla Gazzetta dello Sport di domenica 5 marzo 2018 la foto del volto di Davide copre quasi per intero la prima pagina. L’editoriale di Andrea Monti “Giusto fermarsi. Ascoltiamo il silenzio” recita così: «Colpiti al cuore. Non ci sono parole per riempire il pozzo di sgomento in cui la morte di Davide Astori ha precipitato il calcio italiano e tutti noi che lo amiamo. Solo il silenzio di una giornata che doveva rimbombare di passione sino a tarda sera e che invece si é fermata nel tempo e nello spazio, congelata da un’ombra oscura, una nebbia fatta di dolore e incredulità. Un elettrocardiogramma interrotto. Il pallone si é fermato di colpo, quasi d’istinto, per fortuna. É giusto, anzi sacrosanto così. Ma non era scontato…».
Corriere della Sera di domenica 05 marzo 2018
«Questa tragedia non avviene in campo, in strada o sulla pista, com’è stato per curi, Casartelli, Morosini e Simoncelli. La tv non ci consegna l’immagine impietosa di un giovane eroe che perde la vita sotto gli occhi del pubblico nell’ardore della lotta. Qui c’è l’assurdo di un atleta nel fiore dell’energia che si spegne dentro il segreto del sonno […] Il ricordo di Astori andrà a collocarsi nel grande puzzle della memoria condivisa dagli sportivi»
Andrea Monti
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