Coppa Davis 1976

Adriano Panatta, Paolo Bertolucci, Corrado Barazzutti, Tonino Zugarelli e Nicola Pietrangeli (capitano non giocatore) sono la squadra di Coppa Davis che negli anni Settanta ha trasformato la visione del tennis nell’opinione pubblica italiana da sport di élite a passione popolare. Era il 1976, e la finale si giocava all’Estadio Nacional, teatro degli orrori perpetrati dalla dittatura di Augusto Pinochet contro gli oppositori politici. Fu proprio Adriano Panatta che convinse il compagno Paolo Bertolucci a scendere in campo nel doppio decisivo contro Patricio Cornejo e Jaime Fillol indossando come prima la maglietta rossa in segno di solidarietà con il popolo cileno che si opponeva alla dittatura. La Gazzetta dello Sport di domenica 19 dicembre 1976 riporta il celebre titolo a tutta pagina «La Davis é nostra» con una grande fotografia di Panatta sul lato destro che recita la seguente dicitura: «Questa stupenda fotografia riassume il senso di una competizione sportiva lungamente attesa e intensamente sofferta. Si vede Panatta al servizio e, davanti a lui, ai margini del campo di gioco, il monumentale trofeo per il quale si batte: la famosa “insalatiera”, la Coppa Davis. Nel vigoroso gesto dell’atleta rabbia e stile si confondono. Sembra quasi che la grande coppa diventi il bersaglio dei suoi colpi di racchetta. Mai vittoria ha avuto un riscontro così evidente, così trionfale. La suggestione contagia uno stadio».

«Questa stupenda fotografia riassume il senso di una competizione sportiva lungamente attesa e intensamente sofferta. Si vede Panatta al servizio e, davanti a lui, ai margini del campo di gioco, il monumentale trofeo per il quale si batte: la famosa “insalatiera”, la Coppa Davis. Nel vigoroso gesto dell’atleta rabbia e stile si confondono. Sembra quasi che la grande coppa diventi il bersaglio dei suoi colpi di racchetta. Mai vittoria ha avuto un riscontro così evidente, così trionfale. La suggestione contagia uno stadio»

Redazione – Gazzetta dello Sport domenica 19 dicembre 1976

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