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18 aprile 1955. All’età di 76 anni, muore a Princeton, negli Stati Uniti, Albert Einstein, lo scienziato che ha formulato la teoria della relatività. Tedesco di nascita con origini ebraiche, svizzero di adozione e americano nella parte finale della sua vita, diventa noto in tutto il mondo dopo la pubblicazione nel 1905 di una memoria, in cui espone i principi della teoria della relatività. Una memoria che sconvolge le concezioni della fisica classica e getta le basi per una nuova impostazione delle ricerche scientifiche. Nel 1921 riceve il Premio Nobel per la fisica. Il Corriere della Sera di martedì 19 aprile 1955 titola: «Si è spento Einstein il più grande scienziato della nostra epoca». Nell’articolo dedicato “Gli ultimi anni nella quiete di Princeton” a cura di Ugo Stille possiamo leggere: « …v’è una profonda giustizia nel fatto che l’immaginazione popolare abbia concesso questa aureola leggendaria allo scienziato che non era mai andato alla ricerca della popolarità, che aveva mantenuto anche nel pieno della gloria e della fama una modestia esemplare di via, che non aveva mai sacrificato la probità intellettuale e morale ad alcuna moda o interesse mondano, che non aveva esitato a levare la sua voce, pronto ad andare contro corrente, per la difesa dei principi della dignità umana e della libertà».
Corriere della Sera di martedì 19 aprile 1955
«Alla bomba atomica non ho mai lavorato nel modo più assoluto. Non credo che la civiltà verrà distrutta in un guerra combattuta con la bomba atomica. Potranno perire i due terzi degli abitanti della terra, ma si salverebbe un numero sufficiente di uomini senzienti per ricostruire le basi della convivenza civile. Abbiamo sprigionato la potenza dell’atomo ed è cambiato tutto ma non il nostro modo di pensare, perciò stiamo andando verso catastrofi inaudite. La prima bomba atomica non ha solo distrutto Hiroshima, ha anche buttato all’aria le nostre idee politiche superate e anacronistiche. E’ più facile cambiare la natura del plutonio, che la natura della malvagità umana»
Albert Einstein
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